Negli ultimi tempi si diffondono attraverso i mezzi di informazione dubbi circa il ruolo del Notaio e la presunta inutilità della sua funzione. Discussioni, riflessioni ed approfondimenti sono sempre produttivi, utili e ben accetti, purchè fondati su informazioni corrette e non su malcelati interessi.

No ha senso ad esempio sostenere le “liberalizzazioni” e la “modernizzazione” con affermazioni generiche, senza argomentazione e senza dimostrarne nei più vari campi il beneficio per i cittadini. E’ bene fare attenzione ai luoghi comuni e partire dai fatti: sono i fatti, più di tanti discorsi, ad aiutare a comprendere.

Il Notariato: garanzia e responsabilità

L’assenza di regole – e di controllo del rispetto delle regole – è caratteristico di un mercato selvaggio, ove impera la spregiudicatezza del più forte a danno di “chi ne sa meno”, e quindi di quei soggetti che il Notaio può garantire , esercitando il proprio ruolo di contemporanea tutela del privato e dell’ordinamento.

Il notaio ha la funzione di tutela della legalità, un ruolo imperniato sulla imparzialità e sulla affidabilità, che non può essere assimilato a quello di un semplice professionista. Elemento essenziale del rapporto con il notaio è la fiducia, che poggia sulla imparzialità (a tutela di tutte le parti), su una preparazione giuridica e fiscale di alto livello (garantita da un concorso di severità assoluta) e sulla natura di pubblico ufficiale (che lo rende garante della legalità), al servizio dei momenti essenziali della vita dei cittadini, in modo affidabile ed efficiente, fornendo certezza.

Il notaio è, con il linguaggio angloamericano che oggi è tanto di moda, un “gate keeper”: un soggetto che ha il potere e la responsabilità di ammettere alla circolazione giuridica solo quegli atti e quei diritti conformi alle norme. I vantaggi che derivano all’intera collettività  dalla certezza giuridica sono evidenti: tale certezza conferisce stabilità a beni e capitali, è a tutela dei diritti dei cittadini e contemporaneamente è nell’interesse pubblico. Proprio la radicale trasformazione dell’economia globalizzata è fattore che dovrebbe portare a rafforzare il  ruolo pubblico, di garanzia, di un soggetto che rappresenta l’equilibrio tra esigenze economiche e rispetto  delle normative.

Le tariffe, proprio nel rispetto della funzione pubblica, sono fissate con Decreto Ministeriale e prevedono compensi assai inferiori a quelli previsti per la analoghe prestazioni svolte dai legali (sia nel nostro sistema che nei sistemi anglosassoni) ed assai inferiori a quelli dei mediatori immobiliari e creditizi, che nello svolgimento della loro attività non assumono nessuna responsabilità, nè giuridica nè professionale.

Il notariato è la prima (forse l’unica) categoria professionale che ha reso obbligatoria (ed attuato fin da 1997) l’assicurazione per la responsabilità civile per danni professionali eventualmente arrecati a clienti, mediante prelievo diretto sulle contribuzioni ed interamente ad esclusivo carico dei notai.

Perchè dunque il notaio? Perchè il cittadino avrà competenza, responsabilità, efficienza, meno costi, semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, avrà a disposizione un professionista che risponde economicamente della solidità dei contratti, grande qualificazione giuridica e fiscale, certezza, forti garanzie.

“Tanto più notaio, tanto meno Giudice”.

Il Notariato nel mondo

Prima di tutto va sfatata la diceria che il notariato esiste solo in Italia.

Il notariato italiano appartiene alla famiglia dei notariati di tipo latino, presente – in modo del tutto analogo al notariato italiano – in oltre settanta Paesi del mondo, a cominciare dalla maggior parte dei paesi Europei (Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Portogallo ed altri, per un totale di circa 35000 notai al servizio di 365 milioni di cittadini europei), dall’America Latina fino alla Cina.

Gli acritici sostenitori del sistema anglosassone sono smentiti dai fatti: perfino in alcuni Stati degli USA (Lousiana e Florida) il sistema del notariato latino è stato affiancato al sistema anglosassone, essendone stati verificati i pregi, anche economici.

In Inghilterra o negli USA si potrebbe acquistare la casa da soli – ma di fatto è necessario farsi assistere da un avvocato – e si viene garantiti dalle assicurazioni: peccato che l’avvocato e le assicurazioni abbiano un costo e che le assicurazioni siano restie a pagare i danni.

I notai di tipo latino sono giuristi qualificati, equidistanti rispetto alle parti, capaci di offrire assistenza ad entrambe le parti in modo imparziale e responsabile; il fatto che i più importanti documenti giuridici siano sottoposti ad uno specialista indipendente riduce anche in modo significativo i costi successivi: ancora una volta “tanto più Notaio, tanto meno Giudice”.

Il Notariato non è una “casta”

La casta dei notai non è mai esistita, è una barzelletta (o una voluta calunnia) che a volte ritorna in trasmissioni radiofoniche o televisive, ma che non ha alcun fondamento nei fatti.

I notai figli di notai sono poco più del 10% ed è una percentuale che tende a diminuire.

Gli studi notarili non si possono trasmettere ai propri figli: questi dovranno, come tutti gli altri, superare il concorso, senza chiusure corporative, esclusivamente basato sulle capacità personali, anonimo (le prove scritte sono inserite in buste chiuse separate dalle buste contenenti il nome del concorrente), durissimo (per verificare una preparazione d’eccellenza), garantito da esaminatori anche esterni al notariato (altissimi magistrati, professori universitari di chiara fama).

L’accesso al concorso è aperto a tutti e, per garantire i giovani meno abbienti e particolarmente meritevoli, il notariato ha inoltre istituito borse di studio per giovani meno abbienti e meritevoli.

Il numero dei notai, stante la funzione pubblica e stante la necessità di garantire la qualità anche attraverso la selezione operata con il concorso, è un numero programmato, legato alla sede di assegnazione in modo da assicurare l’assistenza e la presenza su tutto il territorio italiano, anche nelle sedi più disagiate, ed in modo da assicurare adeguata preparazione, competenza e responsabilità.

Si può dire altrettanto in altri “mestieri”?

In altre professioni non si accede per concorso: stranamente nessuno si scandalizza, stranamente nessuno fa conteggi di percentuali e stranamente nessuno nemmeno pone tale questione se il figlio dell’avvocato esercita la professione nello studio del genitore, senza nessun problema e limitazione, senza una veramente adeguata verifica di preparazione e competenza, con tutti gli indubbi vantaggi nei confronti di chi inizia ad esercitare tale professione senza subentrare nello studio del genitore: e cosÏ altrettanto dicasi per il figlio del commercialista, del geometra, dell’architetto, dell’ingegnere e via dicendo.

Per non parlare dei figli degli imprenditori, oltretutto tutelati da normative fiscali che tendono a favorire la successione nell’impresa.

Il Notariato è protagonista della modernizzazione

  • ogni anno tramite la Rete Unitaria del Notariato – la rete telematica i cui costi di impianto e di esercizio sono a esclusivo carico della  categoria notarile – vengono trasmessi in via telematica ai Pubblici Registri 2,5 milioni di atti immobiliari e societari ed effettuate 17 milioni di visure;
  • l’affidamento ai notai della responsabilità dell’iscrizione nel Registro Imprese degli atti costitutivi delle società e dei verbali societari (in precedenza attribuita alla magistratura) ha ridotto – senza alcun costo aggiuntivo ed anzi con notevole risparmio per il bilancio dello Stato – da 30/150 giorni a poche ore il tempo necessario al perfezionamento di tali pratiche (con evidenti ripercussioni positive anche sulla competitività dell’intero sistema-Paese);
  • l’intervento dei notai nei procedimenti esecutivi per delega dei giudici ha ridotto i tempi di recupero dei crediti da 6/8 anni a 12/18 mesi, snellendo in questo modo il lavoro dei tribunali.

I vantaggi in termini di efficienza e i risparmi per i cittadini, le imprese e l’economia in generale sono del tutto evidenti e quantificabili in molte centinaia di milioni all’anno.

Il confronto con i sistemi di anglosassoni ed in particolare con il sistema statunitense (che talvolta viene assunto a modello in modo acritico, senza rammentare le differenze storiche, sociali e di cultura), testimonia inoltre che le procedure apparentemente più leggere proprie di tali sistemi determinano:

  • minore sicurezza giuridica;
  • costi più altri;
  • ricorso elevatissimo a procedure giudiziarie, con squilibri del tutto a favore dei soggetti più forti economicamente e scarsa tutela dei soggetti deboli.

 

Il Notaio è parte integrante del sistema giustizia:

  1. nel realizzare sicurezza contrattuale tra le parti:
    – che rende inesistente il contenzioso sugli atti societari e commerciali
    – che rende il contenzioso sugli atti immobiliari prossimo a zero: 0,0003%, coperto dalla assicurazione obbligatoria istituita dal Consiglio Nazionale ed a carico esclusivo dei notai
    – che garantisce comunque il cliente grazie alla istituzione del fondo di garanzia
  2. per la particolare forza probatoria ed esecutiva dell’atto notarile
  3. per l’affidabilità generale dei diritti creata da pubblici registri
  4. per l’impiego quotidiano nel promuovere e nel garantire la cultura della legalità, che è valore fondante di un Paese almeno pari a quelli del mercato e della concorrenza.

 

Il Notariato si è costantemente rinnovato

Il Notariato ha assunto iniziative di forte apertura alle mutate esigenze sociali, del cittadino e di trasparenza, tutte a costo zero per lo Stato, in materia di:

  • riforma dell’accesso, con una pratica notarile più breve e collegata con l’università;
  • formazione continua;
  • riforma del codice deontologico e predisposizione dei protocolli notarili;
  • rafforzamento del procedimento disciplinare e delle sanzioni;
  • assicurazione obbligatoria e il fondo di garanzia;
  • pubblicità informativa;
  • pubblicazione delle tariffe sul sito internet;
  • informazione al cittadino mediante una campagna di comunicazione sulla stampa, alla radio, in internet;
  • confronto con le principali associazioni dei consumatori;
  • costanti contatti internazionali consentono un lavoro intenso per favorire la integrazione dello spazio giuridico europeo e la circolazione sempre più rapida degli atti notarili, anche attraverso strumenti telematici.

Il Notariato è parte attiva del prelievo fiscale

Ogni anno quasi 5 miliardi di euro (10.000 miliardi delle vecchie lire: lo 0,35% del PIL) di imposte indirette e plusvalenze vengono riscossi dai notai e trasmessi, con piena responsabilità e senza alcun aggio, allo Stato.

Il Notariato è parte viva della società italiana

Il costante contatto con le esigenze dei cittadini consente di farsi portatore di idee e di proposte di miglioramento normativo volte a rispondere positivamente a mutate condizioni o sensibilità sociali. Le normative in materia di tassazione dei trasferimenti immobiliari in base alla rendita catastale indipendentemente dal prezzo, l’amministratore di sostegno, il testamento di vita, gli atti di destinazione, i patti di famiglia per le imprese, parziali modifiche al diritto successorio, l’impegno per favorire la conciliazione, sono tutti esempi di una presenza attiva del notariato nell’evoluzione giuridica e sociale del Paese.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.notariato.it


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